Ex Manicomio di Mombello

Villa Pusterla – Crivelli

Non fatevi ingannare dal nome, non troverete nulla di lussuoso, nulla di bello, nulla di splendente.
Nel 1797, Napoleone Bonaparte per la sua bellezza preferì la villa Crivelli alla Reggia di Monza e vi insediò il suo quartier generale.
Nel corso del XIX secolo la villa è rimasta in stato di abbandono sino a quando il comune di Milano nel 1863 acquistò l’edificio per utilizzarlo come manicomio. Divenne l’ospedale psichiatrico più grande d’Italia, conosciuto come il manicomio di Mombello, poteva ospitare al massimo 900 malati ma subito divenne sovraffollato, all’apertura ci vivevano più di 1100 pazienti che a fine secolo divennero oltre 1250 curati da solo 6 medici! Nel 1911 assunse la direzione del Manicomio di Mombello il Dottor Giuseppe Antonini che da subito con forza denunció il problema del sovraffollamento, ma rimase inascoltato per diversi anni fino a quando nuovi padiglioni vennero costruiti raggiungendo la cifra sconcertante nel 1918 di 3500 malati. La storia del manicomio termina nel 1978 con l’entrata in vigore della legge Basaglia, da allora è conosciuto come l’Ex Ospedale Psichiatrico di Mombello, lasciato in completo stato di abbandono è meta di vandali, tossici e fotografi! Un luogo lugubre ma affascinante, tristemente distrutto, ormai pericoloso anche da visitare per via dei soffitti decadenti del pavimento completamente ricoperto di vetri, immondizia ed escrementi umani. Ho trascorso circa un paio di ore, visitando purtroppo solo 4 edifici molto frettolosamente per via del sole che stava tramontando, spero di tornarci per visitare tutti e 12 gli edifici che componevano l’Ospedale Psichiatrico, per ora spero di riuscire con questi scatti a trasmettere almeno un pizzico delle emozioni provate in quei luoghi.